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Il Casalis (dizionario Geografico) dà nel 1843 abitanti 210. Il soverchiante numero delle donne rispetto agli uomini è dato dalla emigrazione di questi ultimi a Torino, ciò che spiega anche la progressiva diminuzione della popolazione. Però c'era ancora una prosperità demografica senza paragoni con la denatalità presente. Se vogliamo conoscere il numero dei bambini, non abbiamo che da consultare il Registro dei Cresimati. Nel 1835, l'Arcivescovo Luigi dei Marchesi Fransoni cresimò in Ceres 83 mondronesi dagli 8 ai 40 anni (v'erano genitori che ricevevano il Sacramento insieme ai loro figlioli). Otto anni dopo lo stesso Arcivescovo (1843) cresimava in Mondrone 60 fanciulli dagli 8 ai 14 anni, fungendo da padrino il Sindaco Giacomo Solero fu Domenico e da madrina la damigella Teresa Bricco (insieme ai fanciulli c'erano quattro adulti, rispettivamente di anni 57, 59, 71, e 78). Nel 1856 il Vescovo di Saluzzo Antonio Gianotti, cresimò in Ceres 26 mondronesi, di cui il più anziano aveva 20 anni. Nel 1868 L'Arcivescovo Alessandro Riccardi di Netro amministrava lo stesso Sacramento in Mondrone a 27 fanciulli e 37 fanciulle: totale 64. Il Grande Arcivescovo Lorenzo Gastaldi - di cui i nostri vecchi parlano ancora con tanta ammirazione - nel 1877 cresimò in Ala 25 mondronesi (9 maschi e 16 femmine): lo stesso Prelato visitò Mondrone nel 1882 e confermò altri 33 fanciulli (10 maschi e 23 femmine). Nel 1896 l'Arcivescovo Davide dei Conti Riccardi cresimò nel paese 51 persone (28 maschi e 23 femmine ed il cinquantaquattrenne Solero Francesco fu Antonio, detto lo cunji), fungendo da padrino il Sindaco Pietro Droetto (Russi) e da ma- drina Giovanna Bricco moglie di Carlo (Carlin d'j Rouss) TEMPI NOSTRI Chiamiamo i tempi nostri gli anni intercorsi tra il 1800 e oggi: un secolo e mezzo abbondante. E vogliamo aprire questo nostro breve studio con la figura gentile d'una fanciulla mondronese, ch'ebbe l'onore di una bellissima pagina scritta nel 1823 dal Conte Francesetti di Mezzenile. Ecco questa pagina tradotta letteralmente dal francese: "io osservai tre anni fa, a Mondrone, un'altra specie di fenomeno, metà fisico e metà morale. Io cioè fui colpito di stupore alla vista d'una fanciulla di 17-18 anni, che si trovava come domestica in una casa dove m'erano state concesse alcune ore d'ospitalità. Domenica Droetto non era mai stata più lontano che a Lanzo, e tuttavia le sue maniere e il suo spirito erano infinitamente superiori al suo stato. Una sorte d'istinto sostituiva in lei l'educazione che le era mancata. Ella possedeva molti generi di seduzione, probabilmente senza neppu
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